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Gli Angli arrivano nella regione del Tyne and Wear intorno al 500 d.C., sotto la guida del loro capo Esla come mercenari per difendere i confini del regno britannico di Bryneich dagli attacchi degli Scoti e dei Pitti. Nel 547, il nipote di Esla, Ida Eopasson, con un colpo di mano scaccia il re britannico Morcant Bulc dalla capitale Din Guyaroi (l'attuale Bamburgo): nasce il regno anglo di Bernicia. All'inizio, gli Angli controllano soltanto la parte costiera del vecchio regno di Bryneich. L'interno è ancora saldamente in mano ai britanni.

Si scatena un lungo periodo di guerra. L'intera regione viene conquistata dagli Angli soltanto nel 604, sotto il regno del grande re guerriero Etelfredo il Feroce. Risale a questo periodo turbolento la nascita di Gateshead. O meglio, per dirla come Beda, "Caprae caput". Gli Angli, durante la conquista dell'Inghilterra settentrionale, lasciano sulla sponda meridionale del fiume Tyne un drappello di uomini armati per controllarne il passaggio. I nuovi arrivati sacrificano una capra al dio Thor come rito apotropaico per scongiurare il rischio di esaurimento delle fonti di sostentamento del gruppo tribale che, diventando stanziale, si trasforma in comunità. Lo stesso fanno, grosso modo in quegli stessi anni, i Longobardi sulle alture della Terra Vecchia, scelta per l'alta posizione strategica a cavallo dei bacini del Sangro e del Trigno. In entrambi i casi, il tipo di rito finisce per caratterizzare il nome dell'abitato. Con una differenza, però, legata al differente substrato culturale delle popolazioni sottomesse. I celti della Britannia, abituati a cerimonie religiose in onore di divinità pagane con danze sacre, preghiere e calderoni magici, vengono colpiti maggiormente dall'adorazione degli Angli per la testa di capra: quindi, "caprae caput". Diverso, invece, il discorso nella nostra Penisola, già largamente cristianizzata. Il sacrificio in questione è il massimo dell'abominio per un latino: il papa Gregorio Magno definisce nei suoi Dialoghi "diabolus" il capo dell'animale; il banchetto rituale è l'antitesi del sacramento dell'eucaristia. Il Martyrologium Romanum ricorda la commemorazione in Campania del 2 marzo in onore degli ottanta martiri che preferirono farsi uccidere dai Longobardi piuttosto che «mangiare le carni immolate e adorare la testa di capra». Questo testo sembra darci l'esatta scansione del rito: il banchetto rituale, e poi, l'adorazione del caprae caput. Basta la prima delle due fasi del sacrificio per lasciare inorriditi i Latini. Da qui, "Capracotta", cioè luogo dove si è svolto il banchetto rituale in onore di Thor.

L'11 aprile del 627, il figlio di Etelfredo, il re Edwin, si converte al cristianesimo facendosi battezzare a York dal missionario romano Paolino. Il processo di "cristianizzazione" subisce una decisiva accelerazione durante il regno di due suoi successori, Oswald (634-642) e Oswy (642-670). L'obiettivo è convertire la popolazione sradicando ogni traccia del paganesimo attraverso una presenza stabile sul territorio di edifici religiosi cristiani. Sorgono un po' in tutto il regno di Northumbria numerosi monasteri. Uno dei primi viene costruito presso "Caprae caput" perché questa comunità ricorda espressamente nel nome una delle cerimonie più diffuse del paganesimo tribale germanico. Oggi, questo monastero non esiste più: è stato distrutto, come gli altri, durante le incursioni dei Vichinghi del 794 oppure dell'867 d.C. La conversione dei Longobardi di Benevento, a cui appartiene Capracotta, segue grosso modo le stesse dinamiche. Nel 663, la capitale sannita è assediata dalle truppe bizantine dell'imperatore Costante II. San Barbato chiede al duca Romualdo I la conversione al cristianesimo in cambio dell'aiuto divino. L'intervento celeste si materializza e il duca si converte. Negli anni successivi, la predicazione cristiana si diffonde in ogni angolo dello stato beneventano su iniziativa della Chiesa di Roma sulla medesima falsariga dell'esperienza inglese. Nascono edifici di culto in tutto il Ducato. Sulla Terra Vecchia, nelle immediate vicinanze del luogo dove un piccolo gruppo di soldati longobardi qualche generazione prima aveva celebrato il sacrificio della capra in onore di Thor, viene costruita una primissima chiesa, antenata dell'attuale Chiesa Madre.

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